TRADUTTORE E MEDIATORE TRA LE CULTURE SLOVENA-SLAVA E ITALIANA

TRADUZIONI DALLO SLOVENO

Nel suo ponderoso libro La conoscenza del mondo slavo in Italia (Padova 1958) il prof. Arturo Cronia constatò che dalle letterature slave in genere avessero tradotto opere verso l’italiano numerosi appartenenti a quei popoli che egli denomina “ospiti”e “alleati”. Ma degli sloveni scrive: “Quasi del tutto assenti sono gli sloveni, eccezion fatta per l’italo-slavo Ivan Trinko” (p. 707).

Trinko meritava davvero il plauso del prof. Cronia.

Ancora l’11 novembre 1884 aveva scritto dal seminario a Fran Levec, direttore del Ljubljanski zvon, di aver tradotto il romanzo di Tavčar Vita vitae meae, che fu così il primo racconto sloveno tradotto in italiano.

Uscì in appendice nel quotidiano cattolico di Udine Il Cittadino Italiano dal 27/28 febbraio al 10/11 marzo 1885 (nn.  47-56) con il titolo di Vita vitae meae. Scena storica del dott. Giovanni Tavčar. Versione dallo sloveno di G. T.

 

L’anno dopo uscì nello stesso giornale la traduzione del romanzo di Stritar Gospod Mirodolski intitolata Il signor di Valpacifica. Racconto di Giuseppe Stritar. Versione dallo sloveno di Ivan Trinko (dal 3/4 febbraio al  5/6 aprile 1886, nn. 26-75).

Durante la stesura della traduzione Trinko su consiglio di Levec contattò Stritar per chiedergli il permesso di tradurre, di modificare i nomi e di procedere a qualche breve taglio al testo. Stritar gli permise tutto ciò per due volte di seguito (le due lettere sono state pubblicate da Marijan Brecelj in Trinkov koledar 1968, ma non compaiono nel 10° volume dell’Opera omnia (Zbrano delo) di Stritar). Trinko tagliò alcune descrizioni del paesaggio troppo dettagliate e modificò i nomi nella forma italiana. Che il romanzo tradotto abbia avuto successo lo dimostra anche il fatto che venne ripubblicato nel settimanale goriziano Il Rinnovamento, l’editore del quale, il croato Ivan Kušar, aveva imparato lo sloveno. Veniva pubblicato con il titolo: Giuseppe Stritar, Il Signor di Valpacifica. Racconto. Versione dallo sloveno di Zamejski (dal 12 luglio 1893, n° 60, al 14 luglio1894, n° 113, per complessive 49 puntate). La versione fu abbastanza modificata dal Trinko.

Ne Il Rinnovamento uscì anche la traduzione Človeka nikar!( Ma l’uomo non crear…!) di Gregorčič (10 febbraio 1889, n° 9). Il traduttore smorzò i toni della parte finale già criticata da Anton  Mahnič e ne ampliò il testo. (Gregorčič 49 versi, Trinko 64).

Per l’Album di Prešeren (Prešernov album), curato per il centenario della nascita del Poeta da Anton Aškerc (Lubiana 1900), Trinko tradusse le seguenti poesie: Serenata (Pod oknom), Dove? (Kam?), La madre illeggittima (Nezakonska mati), Al poeta (Pevcu) e i sonetti: Gli omeri nostri vi daranno il canto (Očetov naših imenitna dela), O donna, le tue lodi e del mio cuore (Ran mojih bo spomin in tvoje hvale), Mesto suonò il mio canto fra le alpestri (Obdajale so utrjene jih skale), La patria nostra lotte si ebbe a stento (Viharjev jeznih mrzle domačije), Vivono ajhmè! di pianto e di dolore (Jim moč so dale rasti neveselo).

Per i 600 anni della morte di Dante Alojzij Res pubblicò una miscellanea dal titolo Dante. Raccolta di Studi (Gorizia 1921). Conteneva i contributi di 13 studiosi sloveni e italiani. Trinko tradusse due di questi  contributi in italiano: Aleš Ušeničnik, Dante e la filosofia, e Vojeslav Mole, Dante e i romantici polacchi.

 

TRADUZIONI DAL CECO

 

  1. CHLUMECKY, Gli angeli superbi (ed. Leonardo da Vinci, Milano 1888), e

JAN KLEKANDA, Il traditore ([a puntate] ne Il Cittadino Italiano dal  12 maggio al 2 giugno 1901).

 

TRADUZIONI DAL RUSSO

 

NIKOLAJ AL. NEKRASOV, Tristi ricordi (Il Rinnovamento 17 febbraio 1894), La guerra (ibidem 9 giugno 1894 e ne Il Cittadino Italiano 6 marzo 1896), Il villaggio nativo (Il Rinnovamento 17 febbraio 1894);

 

  1. S. PUŠKIN, Ai detrattori della Russia (Klevetnikam RossijiIl Pensiero slavo, Trieste 5 ottobre 1895);

Assieme a Giovanni Loria di Feltre pubblicò il Boris Godunov di Puškin (1899).

 

L.N. TOLSTOJ, Dove c’è carità c’è Dio (Il Pensiero slavo, 19 ottobre 1895, in un opuscolo presso la Tipografia del Patronato, Udine 1898).

 

I.S. TURGENJEV

Pubblicò alcune novelle da Le memorie di un cacciatore (Lovčevi zapisi) nella rivista Leonardo da Vinci 1888, tre ne Il Cittadino Italiano: Dalle note di un cacciatore (6 febbraio 1901), L’abboccamento  (od 6 al  20 giugno 1911), Il bosco e la steppa (dal  3 al 17 marzo 1911).

 

GIOVANNI LORIA

Assieme a Giovanni Loria di Feltre pubblicò il Boris Godunov di Puškin (1899).

A Loria diede un aiuto per le raccolte delle sue traduzioni: Fiori stranieri (Feltre 1899) e  Nuovi fiori stranieri (Feltre 1907); tra i poeti tradotti ci sono pure Ivan Trinko e Peter Podreka;

 

N.V. GOGOLJ, Taras Bulba. Trinko tradusse questo racconto già nel 1884, secondo quanto scrive a Fran Levec l’11 novembre 1884, e ne fece una bella copia ma poi si rese conto che era già stato pubblicato a Milano (1187??=1878??, 1882). Nel 50° anniversario della morte di Gogolj cedette la propria traduzione al giornale Il Cittadino Italiano (fu pubblicato dal 25 agosto al 29 dicembre 1901, nn. 34-52, e dal 5 gennaio al 9 marzo 1902, nn. 1-10, per un totale di 29 puntate; nel 1902 uscì pure il libro con una lunga prefazione di Trinko sul realismo russo).

 

  1. ČEHOV, Il delinquente (Il Cittadino Italiano 21 dicembre 1902) e Come il sale (ibidem 1 febbraio 1903).

 

NIKOLAJ LESKOV, Agli ultimi lembi del mondo (manoscritto su  31 fogli doppi; non si sa se e dove sia stato pubblicato).

TRADUZIONI DAL POLACCO

HENRIK SIENKIEWICZ, Cristo fra le tenebre, vita nella morte. Seguiamolo! (Il Cittadino Italiano dal 16 luglio al 3 agosto 1894; come libro a sé stante Seguiamolo! presso la Tipografia del Patronato 1894; alla fine della serie delle puntate e nella prefazione al libro Trinko tenne a precisare che la sua traduzione aveva l’intenzione di essere la protesta per uno spettacolo blasfemo di Giovanni Bovio Cristo alla festa di Purim, allora in scena al Teatro Minerva di Udine; Cristo di Braila (Il Cittadino Italiano dalla domenica del  24 dicembre 1899, n°  50, al 4 febbraio 1900, n° 5), Janko il musico (Udine 1900); nel 1900 raggruppò in un unico volume tre racconti di Sienkiewicz: Seguiamolo!, Janko il musico, Orfanella, l’opera ebbe tre edizioni; tradusse Seguiamolo! pure in latino, uscì nella rivista Vox urbis (Cronia, Conoscenza del mondo slavo in Italia, 543).

Trinko parlò, anche se in maniera incompleta, del suo lavoro di traduttore in una lettera ad Arturo Cronia il 28 febbraio 1932 (vedi Jezik in slovstvo 1980/81, pp. 105-10, e più dettagliatamente in: Trinkov simpozij v Rimu (Simposio su Trinko a Roma), pp. 73-87).