Izidor Predan

giornalista, operatore culturale, scrittore, poeta

Grimacco, 7.5.1932 – Matajur, 11.8.1996

 

Dopo le scuole elementari italiane, frequenta la scuola partigiana che si tiene nel suo paese. Essendo molto interessato alla lingua slovena, decide di prendere lezioni private a Gorizia per creare un proprio stile giornalistico. Predan dedica tutta la sua vita al rilancio economico, sociale e culturale degli sloveni nella provincia di Udine.

Nel 1949 è nominato segretario della gioventù del Fronte democratico sloveno. Quando nasce il giornale Matajur, nel 1950, è tra i membri fondatori e anche nel comitato editoriale. Nel periodo 1960-1974, è presidente del Circolo di cultura Ivan Trinko, e ancora prima suo segretario. Nel 1974 è caporedattore del giornale Novi Matajur.

É promotore delle più importanti manifestazioni degli sloveni: nel 1964 organizzò il primo Dan Emigranta, organizza gli incontri delle vicine nazioni a Kamenica e tanti altri eventi. Organizza le vacanze estive in Slovenia per i bambini beneciani e incoraggia l’iscrizione degli stessi nelle scuole slovene di Gorizia.

Lancia numerose iniziative politiche e lavora duramente per migliorare le condizioni di vita della sua gente. A causa del suo impegno come leader sloveno, viene anche preso di mira e subisce violenti attacchi personali sulla stampa. A causa di accuse infondate, nel 1953 è arrestato e imprigionato per alcuni mesi. Predan  sopporta tutto questo con coraggio, dignità e orgoglio.

Il ricco contributo editoriale di Predan è raccolto principalmente nelle pagine del giornale Novi Matajur e in altre pubblicazioni edite dopo la sua morte. Sul Novi Matajur tiene una rubrica fissa che firma con lo pseudonimo Petar Matajurac. Scrive poesie, racconti e drammi teatrali. Il primo, Moder hlapac (1970), è messo in scena dal Teatro stabile sloveno e poi nel 1979 anche dal Beneško gledališče. Seguono Beneška ojcet (1976), Emigrant (1977), Žganjarji (1978), Kaplan Martin Čedermac (adattamento 1980) e Prepoved (1985). In diverse occasioni recita nel Beneško gledališče.
Predan è l’autore della canzone S strani Matajura, divenuta una sorta di inno.

Muore improvvisamente proprio durante un incontro degli sloveni sul Matajur, dove era programmato un suo intervento.